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SESTO POTERE: il corvo e la volpe

IMG 4454Cera una volta, dice Esopo nelle sue favole, un corvo che aveva rubato un appetitoso pezzo di formaggio intravisto in una casa vicina. Contento della sua conquista si era adagiato sul ramo di un albero predisponendosi ad un lauto pasto. Una volpe affamata nelle vicinanze che aveva seguito la scena,si era portata sotto l albero cautamente per non spaventare il corvo e aveva cominciato a mettere in opera la sua astuzia millenaria centrata questa volta sul' adulazione. "Ciao corvo ma che bell'aspetto che hai e che portamento fiero e nobile il tuo, che nero lucido e splendente hanno le tue piume e che becco ardito che rende cosi fiero il tuo aspetto. Se la tua voce e degna del tuo portamento potresti col tuo canto ammaliare il mondo." Lusingato in tal modo in tutto il suo essere il corvo, compiaciuto, non tardò a emettere il suo "sublime" canto ma allo stesso tempo la volpe fu lesta a afferrare al volo il tocco di formaggio, che ormai senza presa, era caduto dalla bocca del corvo.

Non so perché ma questa favola 'dice Deutero,mi ritorna alla mente sopra tutto quando,guardando la televisione in particolari momenti di scelte politiche,vedo comparire dei personaggi che vengono chiamati insistentemente e da più parti in canali diversi nello stesso periodo di tempo.

Ritorna cosi alla mente il Sesto Potere che nella mia testa si configura come la Volpe. Il personaggio viene accolto con tutti gli onori e le domande sembrano fatte ad hoc perché le sue convinzioni diventino agli occhi dello spettatore, verità assolute facendole credere in quel momento di essere no dei più grandi esperti ora di politica ora di economia ora di finanza ora di problematiche sociali e cosi via. Lo so,dice Deuterio, è difficile sottrarsi a queste adulazioni che sembrano consacrarlo alla storia davanti a milioni di persone. Ma quello che interessa a Deuterio è il fatto che, raggiunto lo scopo, vi sia l'eclisse.Il Sesto potere ha fatto il suo giuoco. E' evidente che, dice Deuterio, non sto parlando dei contenuti che il personaggio ha espresso che meritano tutto il rispetto, ma delle modalità e dei contesti , dove le cose possono assumere significati diversi, perche ad un metalivello la strutturazione li predetemina. Poi l'oblio perche non e più necessario. Vengono in mente diversi personaggi che ho visto scorrere in televisione a volte con piu' presenze nello stesso giorno quasi conteso dai presentatori telecomandati Rivede Deuterio il viso sconsolato e offeso di Mastella, il viso docente in un abito impecabbile di Bertinotti, il muoversi a volte scomposto con un parlare spesso interciso ma con ardore e foga di Di Pietro e non ultimo Landini che parla, parla sulla voce degli altri per ardore di verità. Tutti volti quasi scomparsi da richiamare al momento opportuno forse.

Il Sesto Potere ha colpito ancora. Chi sara il prossimo? Forse Salvini che compare anche la notte come se avesse l insonnia e il potere raro di duplicarsi. E che dire poi di Sgarbi ricomparso a pranzo e cena! Anche Bersani comincia ad essere uno dei volti più presenti in TV ci sarà una ragione? Il Sesto Potere non si fa scrupoli nella accettare che per ore vengano esposte le stesse cose con le stesse parole intenti più a ottenere l effetto che non ai contenuti ,senza che loro abbiano il pudore nella esprimersi perche incentivati a credere che sono i portatori del verbo.

Le facce dei conduttori appaiono compiaciute e sopratutto ammirate come se quanto detto fosse espresso per la prima volta nella sua trasmissione,quando invece e una fotocopia ingiallita di quanto detto e gia detto e già detto ancora in altre trasmissioni.Ma loro la sera devono portare il pane a casa e per questo il Sesto potere dorme sonni tranquilli.

 

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