Il pomeriggio del 9 luglio credo di aver sudato come se mi trovassi in un posto tropicale con una coperta di lana addosso. Alla fine dell’intervento di cui ora vi parlerò mi sono resa conto di essere felice e soddisfatta in modo direttamente proporzionale ai sali minerali che avevo perso.
Questa storia comincia all’inizio del mese di giugno del corrente anno, quando il prof. Saccu mi chiese di partecipare con lui all’evento di presentazione delle scuole di specializzazione in psicoterapia organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio. L’evento prevedeva che ogni scuola durante la propria presentazione, esponesse un caso clinico, ed è qui che il prof. mi ha chiesto di mettermi in gioco. Il primo pensiero che ho avuto è stato: “E adesso?! Cioè devo davvero partecipare con il prof. a questa cosa, parlare di psicoterapia ed essere video-registrata!?” Poco dopo quel “devo” è diventato un “voglio farlo”, poco dopo mi sono sentita lusingata dalla proposta del prof., poco dopo quando ho metabolizzato la richiesta ho sentito una gran voglia di fare ed organizzare l’intervento mio e del prof….. “Mio e del prof.” … altra riflessione riguardo questo evento è che l’intervento sarebbe stato MIO E DEL PROF., non del prof. a cui io avrei partecipato come spettatrice ma NOSTRO. Che meraviglia.
L’evento ha avuto luogo circa un mese dopo questi primi scambi avvenuti tra me e il prof; prima del ‘giorno X’ con il mio compagno d’avventura ci siamo visti online per concordare come avremmo voluto organizzare l’intervento in questione. Durante questo confronto su Zoom sono stata piacevolmente distratta dal paesaggio in cui il prof. e Mafy erano immersi, un paesaggio incantevole: un giardino immerso nell’isola di Lipari, tra una rigogliosa vegetazione ed un sole che metteva allegria….ed io? Nel mio appartamento a Roma….quanta gioia?!
Ma tornando a noi era finalmente arrivato il venerdì 9 luglio, ed il nostro intervento ha avuto luogo come da programma. La mia agitazione era tanta, tuttavia sapere che ero con il prof. con colui che mi aveva accompagnata durante l’intero percorso di psicoterapia con la famiglia di cui avremmo parlato di lì a poco mi rassicurava. Il tempo a noi dedicato è trascorso molto serenamente e piacevolmente; si è creata una buonissima sinergia tra noi relatori, riconosciuta anche dal mediatore dell’evento stesso. Ho potuto raccontare di me come terapeuta in formazione, parlando dell’esperienza vissuta nella stanza di terapia a scuola, in via Reno; ho potuto esprimere come mi sono sentita nel tempo e con il passare del tempo; ho accennato anche all’evoluzione del rapporto tra me e il prof., rapporto che inizialmente era stato piuttosto turbolento e successivamente si è evoluto in modo più armonioso. Al termine dell’intervento mi sono sentita molto soddisfatta di come fosse andata, comoda e a mio agio durante l’intera discussione; ma soprattutto ho sentito un’ottima sintonia con il prof. cosa che, se mi fosse stata preannunciata un paio di anni fa, non ci avrei creduto. Grazie a questa esperienza ho imparato che i rapporti che più mi spaventano sono quelli che mi regalano le emozioni più grandi.
E per concludere … la soddisfazione di parlare di psicoterapia da psicoterapeuta affiancata dal grande maestro non ha avuto prezzo.
Questo è tutto dalla vostra Amazzone – Cipolla.